"Devo portarti
dentro, non posso fare altrimenti questa volta".
"Fallo tranquillamente uomo superiore,
ops, Superman"!
Il condottiero venuto da
Kripton stringeva le mani del Pipistrello in manette d'acciaio.
I due erano faccia a faccia.
"Sei sempre stato uno schiavo dello
stato, Clark. Non hai mai provato a salvare il mondo, ti sei sempre limitato ad
eseguire gli ordini".
"Forse sarà così
caro Bruce, ma non esiste una giustizia al di fuori della legge, non..."
"Smettila di parlare come loro. Come
puoi giudicare qualcuno quando chi si dovrebbe mettere al di sopra dei
sospetti, invece, fa sempre i porci comodi suoi giudicando secondo i propri
interessi. Chi siede su quella poltrona non cambierà mai, lo sappiamo tutti e
due questo"!
"Sei un
rivoluzionario solitario Batman. Tu non salvi il mondo dal male, tu affondi la
tua lama demoniaca nella follia di una ribellione distruttiva. Non sei
dissimile da uno come Joker".
"Come osi tu", disse il
Pipistrello.
Le manette d'acciaio
cominciarono a tremare, ma non si ruppero.
"Tu sei uno scherzo della natura
Superman, una simbiosi fuori dalla legge umana. Mi fai pena, guarda cosa sei
diventato. Sei uno di loro, un burocrate; uno comodo nel suo costume. Avresti
potuto fare di più. Avresti potuto... Avremmo.."!
L'aria iniziava a
diventare pesante. Il caldo in quella fossa nel deserto, iniziava a far
trasudare i corpi dei due uomini.
"Ora basta. Siamo
alla fine del viaggio Batman. Sei in arresto in nome della legge di questo
Stato per aver compiuto atti di spionaggio e per aver reso pubblici documenti
privati e segreti degli Stati Uniti d'America".
I due iniziarono a
dirigersi verso la prigione sotterranea dedicata alle personalità più
pericolose.
Il vento era ormai inesistente.
Il silenzio venne
bruscamente disturbato da un fruscio, poi un altro e un altro ancora.
"Tu sei sempre stato il più forte
Kal-El, ma anche il più ingenuo. Quelli come te non cambieranno mai il mondo
perché sono destinati ad eseguire gli ordini. Sei solo un fottuto esecutore,
alieno"!
Freccia Verde intanto
spuntò improvvisamente dalla sporgenza dietro i due uomini.
Dall'altra parte Robin
era accanto a Catwoman pronti ad attaccare Superman. I due avevano guanti
perforanti di kriptonite. Avevano un'aria molto minacciosa.
"Ma cosa credi
Batman, di fare la guerra a me?! Credi che possa essere abbattuto da due frecce
e quattro guanti da strapazzo? Dopo tutti questi anni come hai potuto
sottovalutarmi. Come?"
"In realtà ho programmato tutto, perché
questo Stato; questo meccanismo dirigente deve essere annientato una volta per
tutte. Io non sbaglio mai"!!
Intanto Freccia Verde
dall'altra parte della sporgenza collinare, scoccò una freccia fatta di
materiale acido che sciolse le manette d'acciaio di Batman.
I due erano ormai vicini
allo scontro.
Superman era pronto ad
esplodere. Poi Batman riprese a parlare.
"Adesso, Superman, è la fine di ogni
storia; di ogni risata; discussione; di ogni fumetto... di ogni diatriba. Ora
guardati intorno... e ammira l'esercito degl'umani"!
Superman si guardò subito
intorno. Il suo sguardo era attonito. Un esercito di essere umani l'aveva
circondato. Ognuno aveva armature di Kriptonite.
La mente di Clark vacillò
un attimo. Poi si rasserenò.
"Allora morirò
davanti a te, ma dovrai distruggermi per farlo, perché sì, per quanto possa
aver obbedito agli ordini nella mia vita… no, no… Io non sono mai caduto in ginocchio, mai,
davanti a nessuno! Dovrai distruggermi Bruce. Fallo ora se ci riesci"!!
"Oh, caro Clark.. Non sai quanto ho
aspettato questo momento!
Ora ragazzi"…
Davide Beltrano IlFolle