Un inizio lento per la nuova
e attesa saga Anno zero! Una storia che parte lenta, un fumetto che solo nella
parte finale regala grandi emozioni!
Anno zero inizia con il
ritorno di Bruce Wayne dopo 7 anni dalla sua partenza. Il suo ritorno ha un obiettivo:
la lotta infinita per sconfiggere la gang del Cappuccio rosso che infesta la città
di Gotham.
La storia ha dei
flash-back continui che ci riportano ad un Bruce piccolo e a dei momenti di
grande coinvolgimento con il padre. A rompere la tranquilla routine
fumettistica ci pensa lo zio di Bruce e il suo alleato “Enigma”.
La storia non parte
forte, ci si perde a volte in scene completamente lente come il discorso fra lo
zio di Bruce e quest’ultimo.
Siamo di fronte ad un
inizio lento che prepara il terreno ad una storia che dovrà emozionare tutti i
lettori. Il percorso narrativo s’impenna verso la fine, ma veramente troppo
poco per lasciare il segno. Ci aspettavamo di più. Magari bastava solo
insistere con più riferimenti al passato; lasciare più spazio alle emozioni e
meno a fili narrativi che lasciano il tempo che trovano.
La seconda storia breve
è veramente quanto di più banale possa esserci.
Storia inutile che vede
un giovane Bruce in fuga con un noto criminale della città. Forse la storia più
brutta letta in 23 numeri: insensata, buttata lì. Sembra quasi un passo breve
di una storia a sè stante. Veramente non si riesce a capire il perché abbiano
gettato dentro questo stralcio fumettistico di bassissima leva. Misteri
editoriali!
La terza e ultima
storia sfiora invece il capolavoro.
Batman è all'interno
del manicomio di Gotham per testare le nuove trappole ideate da Jeremiah
Arkham. Nella stessa notte, però, decide di evadere il paziente più vecchio di
Arkham: l'Anacoreta, una signora con una storia travagliata alle spalle.
La storia ha un ritmo
molto elevato e quando l'Anacoreta si ritrova dinanzi a Batman: è spettacolo
puro. L'Anacoreta vuole uccidere Batman reo di aver fatto di Arkham un inferno.
La terribile signora entra nella mente di Batman. È il momento più alto.
Batman diventa fragile
nella mente: la sua unica debolezza. L'Anacoreta capisce che per ucciderlo deve
spostare lo scontro nell’inconscio enigmatico del Cavaliere Oscuro.
Batman cade, viene
tormentato dai suoi ricordi, dalle sue perdite. Il colpo finale viene evitato
dal nuovo inserviente di Arkham che salva letteralmente la vita a Batman.
Il pipistrello vola
via, sconfitto ancora una volta dalle sue paure! L'Anacoreta viene nuovamente
rinchiusa, la serenità torna nel manicomio più pauroso del mondo. Le celle di
Arkham si sono richiuse alla fine, ma le emozioni scorrono ancora. Grandissima
storia, da dedicargli un volume intero!
La sorpresa quindi
viene da una storia non principale. Per quanto riguarda Anno Zero, quindi, delusione
cocente. Sembra quasi una Gotham diversa, meno cupa con un'atmosfera più
rassicurante. Naturalmente siamo convinti che il ritmo si alzerà ma per ora
rimaniamo con l'amaro in bocca. Snyder sorprendici!! Mentre per Capullo cosa
dire: disegni superlativi e quel primo piano nella terza storia con Batman
ammanettato, che vale da solo il prezzo di tutto il fumetto, anzi, di più!
Voto al fumetto: 6.5
Perché non impari a scrivere?
RispondiEliminaDuma non frustarti dinanzi ai tuoi fallimenti in fatto di recensioni. Se hai poche visualizzazioni non è colpa mia. Ti saluto frustrato. W Batman
RispondiEliminaDuma o non Duma, impara a scrivere comunque. Rileggi ciò che hai scritto e nota gli errori.
RispondiEliminaMa quale errori, Duma, tromba di più e non rompermi l'anima. Mi segui ovunque. Ora scusami, sto preparando una nuova recensione. Lasciami in pace perché veramente sei di una pena incredibile.
RispondiElimina