venerdì 20 marzo 2015

BATMAN ETERNAL: QUANDO IL FUMETTO ENTRA NELLA REALTA'!


‘Batman Eternal’ continua la sua storia iniziando a mettere evidenti tutti i suoi tratti personalistici.
La sensazione che si ha è proprio quella di isolamento. Batman è un uomo troppo solo per risolvere la situazione: Gordon è in prigione mentre il suo sostituto ha le mani legate per via della task force imposta da Forbes.

A dettare il gioco è Falcone, un personaggio tenuto troppo nascosto nel corso di questi anni dalla Dc, e che rispunta adesso con tutta la sua drammatica criminalità. Con Falcone non si hanno superpoteri o combattimenti di forza, quando c’è Falcone il Romano, entra in campo la mafia organizzata, sembra quasi non leggere più un fumetto supereroistico ma una storia avvincente e fatta di uomini di legge collusi e ormai corrotti fino al collo.

Batman risulta essere così l’unica luce, l’unica persona a cui aggrapparsi. Anche Pinguino ne risente completamente dell’ascesa di Falcone, il suo Iceberg Casinò viene distrutto, perché Carmine Falcone non può tollerare altri centri di potere a Gotham. Già, il Romano ha fatto questa volta le cose in grande e Batman lo sa bene, infatti, pur contrastandolo, non riesce a placarne la sua forza devastatrice causata dai suoi scagnozzi.

La figura di Catwoman inizia ad essere presentata per ora in punta di piedi, e sappiamo bene che sarà lei alla fine a dominare su tutto.

Eternal è una saga molto interessante, oserei dire molto reale, forse risente un po’ dei continui cambiamenti alla guida, soprattutto nello stile, Eternal, infatti, sembra cambiare faccia di giorno in giorno, ma se per alcuni questo è sinonimo di discontinuità, per altri è sinonimo di novità e originalità.

Eternal risolleva completamente il volume de “Il Cavaliere Oscuro”, portando nuove trame, un totale cambiamento della Gotham contemporanea e sviluppando dialoghi meno immediati ma più elaborati frutto di una cospirazione che vedrà stravolta completamente la città di Batman.

Il tocco vincente è stato l’arresto di Gordon e, la vittoria di Eternal, sta proprio nella sua imprevedibilità: non si comprende mai come andrà a finire un episodio, non si ha mai la sensazione di come possa svilupparsi la vicenda in futuro, questo è fondamentale perché fa rimanere incollati i lettori al fumetto non facendo mai calare l’attenzione sul mensile.

E’ un lavoro corale Eternal che riesce a colpire nel segno. Ci siamo cara Dc, finalmente ci siamo!!


Voto 8

mercoledì 4 marzo 2015

THE KILLING JOKE


L’inizio di un fumetto è quanto di più importante ci possa essere. Una storia, infatti, per colpire nel segno deve essere intrigante sin dalle prime pagine. E’ Alan Moore lo sa bene, non lascia niente al caso. Così ci si ritrova in un commissariato di polizia dove Batman si accorge di interrogare un finto Joker. Da questo momento si ritorna indietro, alle origini “umane” del Joker. Moore ci trasporta in una dimensione unica fra passato e presente. Un binomio che non stanca o confonde il lettore, come tante volte può succedere, ma che invece fa crescere il ritmo del fumetto di pagina in pagina.

Il Joker è elettrizzante nella sua “follia razionale”. Già, perché ragiona ogni cosa al minimo dettaglio! Entra in casa Gordon: spara ferendo gravemente Barbara e rapisce il Commissario. Poi scappa via in un vecchio luna park. Per un criminale comune, l’uccisione sarebbe stato l’atto finale, ma non per il Joker, per il burlone di Gotham. E’ forse lo capiamo sin da subito: la particolarità di questi dettagli rende questa storia un capolavoro.

Il clown di Gotham rinchiude Gordon in una gabbia, lasciandolo completamente nudo. Poi lo mette davanti a delle immagini terribili: il ferimento di Barbara, il suo corpo pieno di sangue, nudo. Immagini che hanno il compito di far delirare il Commissario Gordon, di farlo completamente impazzire; ma Gordon non cade, la sua moralità e lucidità restano intatte. Il Joker vuole dimostrare come anche il più impareggiabile uomo di legge, possa cadere nella follia più spaventosa. Ma Gordon resiste!

Il momento cruciale è l’arrivo di Batman nel Luna Park.

Joker scappa via, e Gordon provato dal dolore si rivolge a Batman: “Prendilo, ma secondo la legge… Dobbiamo fargli capire che il nostro sistema funziona”! Ecco, questo al di là del finale spiazzante, è il momento principale. Il protagonista a sorpresa non è né Joker né Batman; ma il Commissario James Gordon! La sua moralità viene messa in discussione, Joker prova a compromettere il suo sistema mentale! Chi non avrebbe voluto vedere il quasi assassino della propria figlia morire? Ma lui no. Vuole prenderlo, ma secondo la legge! Perché uccidendo, la legge non farebbe altro che mettersi sullo stesso piano del criminale, in questo caso il Joker, e quest’ultimo vorrebbe questo: farsi uccidere e far cadere così nella propria logica criminale, uomini come Batman e Gordon!

Questo fumetto va al di là della semplice storia di un supereroe, e non è la prima volta che questo avviene con Batman.

Batman è un simbolo, un ideale. Gordon è la legge; è quella giustizia che oggi non esiste più. Il Joker è la parte marcia, la più folle, quella nascosta e perciò quella più pericolosa.

Voto 9