venerdì 30 maggio 2014

Le nuove leggende del Cavaliere Oscuro n.12!


Il numero 12 de "Le nuove leggende del Cavaliere Oscuro", è un numero che alza un po' la mediocrità di questa testata. 

Una testata fumettistica che è quasi sempre sprofondata in numeri con storie poco intriganti e sarà stata anche la brevità delle pagine, ma si sono avute nel corso di questi mesi sempre poche emozioni e trame buttate lì per far numero. 

Ma passiamo al numero di Maggio.

La prima storia del numero 12, sembra avere un preambolo ispirato a "Il ritorno del Cavaliere Oscuro", e bisogna dire che il tutto è molto coinvolgente, ma poi boom, la storia finisce così, improvvisamente e lasciando tutto a metà. Guardo convinto che ci sia una continuazione ma niente. Delusione cocente. 

La seconda storia invece è più studiata. Ras 'al Ghul sta progettando di lanciare la sua  tossina su Gotham. 

L'industria di Wayne è in bancarotta e Barman deve rinunciare a molti dei suoi gadget. In questo modo viene fuori tutta l'invulnerabilità del nostro eroe senza super poteri. Batman viene steso da avversari di strada, dimostrando una debolezza disarmante. Sembra anche fuori allenamento, insomma, elementi nuovi che danno a questa storia qualcosa di veramente decente.

 La storia poi si blocca ma solo per continuare nel prossimo numero, ecco, bisogna darsi più pagine per raccontare storie di buon livello, sono pochi gli geni che riescono a costruire grandi storie in poche pagine.

Questa testate fuori continuity non ha mai avuto un suo perché, ma pian piano sta cercando una dimensione propria sperimentando invece che rimanere legati sempre allo stesso copione.

Buon numero, ora sotto con l'altro.


Voto 7 

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martedì 20 maggio 2014

DELIRIO! Il primo supereroe italiano!

Delirio


Delirio è un anti-supereroe italiano con superpoteri mentali e una grande abilità fisica.

Delirio nasce da genitori, i quali i loro antenati furono infettati dal gene dei “pazzi”. "Pazzi" che si trovavano in una sorta di manicomio nella città di “Scuronia”, città italiana del Sud.
(Nella narrazione dei fatti, Delirio risulta essere l’unico essere umano che possiede il gene dei pazzi, O ALMENO COSi’ SEMBRA…)

I “pazzi”, dopo esser riusciti ad evadere, per una notte hanno occupato il piccolo paese; hanno ucciso la maggior parte degl’uomini e violentato le loro donne. Da queste violenze sono nati diversi bimbi, tra i quali, dopo tante generazioni, il nostro Delirio.

Gli eventi avvengono quasi 500 anni dopo l’episodio della “rivolta dei pazzi”. Proprio in memoria di questo episodio, il 4 Luglio del 1978, viene festeggiato a Scuronia, una sorta di carnevale estivo.

Naturalmente la festa riprende un episodio tragico, ma la lontananza dell’evento ha trasformato tutto in leggenda e quindi, in una bella occasione goliardica per passare una serata molto diversa dalle altre.

Ormai nessuno parla più con serietà di quell’episodio avvenuto 500 anni prima e tramandato di generazione in generazione, ma il seme dei “pazzi”, è veicolato di generazione in generazione.

Delirio si chiama realmente Johnny Quadrato.

Nato a Scuronia, dopo pochi mesi, i genitori di Johnny decidono di andare via in seguito alla grave disoccupazione che la città di Scuronia stava attraversando.

I genitori di Johnny, quindi, vanno via dalla città e improvvisamente, rinchiudono all’età di 7 anni il povero e futuro Delirio, in un manicomio del posto nella nuova città: Indy.

 Lo rinchiudono perché in verità, i genitori di Johnny, era andati via da Scuronia perché non potevano più stare nel loro amato paese; i loro folli superpoteri avevano completamente chiuso ogni porta lavorativa. La gente aveva paura di loro, anche perché avevano super poteri mentali che gli permettevano di entrare nella testa delle persone, comandando così, le varie scelte e decisioni.

 I genitori di Johnny, vennero completamente emarginati.

Queste doti sovrannaturali, erano dei super poteri odiati dai genitori di Johnny, ma quando la rabbia li sopraffaceva, allora quei superpoteri balzavano in modo del tutto naturale.

Per cercar di cambiare vita, avevano preso una decisione difficile, emigrare in un altro paese; lì sarebbe stato tutto differente.

Ma la vita non cambiava neanche lì: gli attacchi isterici dei due, continuavano a mietere vittime.

 Intanto Johnny, durante la scuola primaria, iniziava ad avere i primi problemi. I genitori compresero sin dall’inizio che c’era un solo modo per estirpare questo gene pazzo: rinchiudere il piccolo bimbo nel manicomio di Indy, per non farlo mai più procreare; solo in questo modo doloroso, i genitori di Johnny potevano salvare l’umanità da un futuro pericolo.

Inizialmente i genitori di Johnny, erano ottimisti dello stato psico-fisico del proprio figlio, fiduciosi che il gene potesse essere forse estirpato in modo naturale, ma non fu così.

Johnny iniziava a controllare la mente degl’amichetti per i propri scopi: mangiare la merenda del vicino di banco, rubare il giocattolo ecc ecc.

La decisione quindi fu presa, la mamma di Johnny, Rosana, cadde in una forte depressione, ma non c’era altro modo, bisognava rinchiudere Johnny; non dare seguito al gene “pazzo”.

Il padre di Johnny, Andrea, era convinto che questa era la scelta giusta, proprio per evitare i primi disastri della furia mentale del proprio piccolo figlioletto!
Johnny venne rinchiuso.

Da qui, naturalmente il tutto viene raccontato sotto forma di romanzo, dopodiché, il racconto passa direttamente ad un lasso di tempo successivo.

Qui Johnny è già grande, vive ormai da 20 anni nel manicomio di Indy, ed è alle porte di un evento che sconvolgerà il mondo intero: una nuova invasione!!

“Delirio” sarà un romanzo (fumettistico) che svelerò nel libro “Poesie Rock”. Verrà proposto alla Dc Comics e alla Marvel Italia, tramite la mia casa editrice DINO VITOLA EDITORE. E un giorno, chissà, avrà una storia indipendente completamente dedicata.


Superpoteri:

-Controllo mentale e sentimentale delle persone!
-Grande agilità nei combattimenti
-Forza non sovraumana, in quanto il controllo di Delirio, è più un fattore di intelligenza, scaltrezza.
-Ha piantato nella punta dei capelli, aghi appuntiti dai quali fuoriesce del gas mortale. Naturalmente i capelli a primo impatto sembrano del tutto normali.
-Criminale di prima fascia: uccide donne e adulti senza timori. Questo però nella prima parte della sua storia. In realtà lui è un rivoluzionario. Odia chi domina, comanda e fa del proprio potere, un’arma per sottomettere la gente.
La sua vita cambierà ad un certo punto della storia, diventerà da criminale a supereroe, anzi, ad antieroe.

Mancano parecchi disegni ancora, come la città di Indy; il manicomio; i visi di tutti i personaggi, escluso Delirio di quale ho già una bozza creata da “Simo Nina”.

Questa è un’anteprima di un personaggio inventato unico in Italia: la svolta per il romanzo e il fumetto di fantasia, o almeno così mi piace pensare. ;)!

sabato 17 maggio 2014

LA CORTE DEI GUFI: LA STORIA SI PERDE NEL FINALE!


La Corte dei Gufi è la saga che ha entusiasmato i lettori all'inizio del nuovo mondo Dc sulla testata mensile "Batman". La Corte dei Gufi è la storia di Snyder e Capullo che ha fatto centro.

 Il complesso fumettistico è incentrato inizialmente sull'investigazione, con il nostro Batman alle prese con la verità sulla Corte dei Gufi: verità o leggenda?

I ritmi sono serrati dall'inizio; non c'è un attimo di respiro e la storia scivola cosi in una tetra dimensione fumettistica che cresce di pagina in pagina.

Gli Artigli della Corte, dimostrano di non essere solo una leggenda metropolitana, ma componenti di una setta con misteri cupi al loro interno.

Quando Batman si ritrova nel covo dei "Gufi", la storia sale vertiginosamente di quota. Batman è messo a dura prova; vediamo un Cavaliere della notte che perde la trebisonda, stremato da meccanismi enigmatici che lo stendono al suolo. Il tocco di genio arriva dai disegni di Capullo quando, per evidenziare lo stato confusionario di Batman, inverte i disegni, le vignette, dando al lettore un vero senso di smarrimento.

Dopo il primo scontro, Batman comprende che forse ha sottovalutato l'avversario. Infatti, il nostro Crociato Incappucciato, dopo esser riuscito a scappare per miracolo dalla tana della Corte, capisce che deve cambiare strategia e adoperare ogni sua qualità per mettere al suolo la banda dei Gufi.

Inoltre, è centrale il coinvolgimento di Dick Grayson nella storia. Sembra proprio che Snyder abbia studiato e pensato tutto nei minimi dettagli. Ogni tassello va ad incastonarsi per una seconda parte da brivido.
Seconda parte che si apre con l'invasione degli Artigli a Gotham. La casa di Wayne è messa sotto assedio; tutte le personalità di spicco di Gotham vengono prese d'assalto dalla Corte dei Gufi. È una battaglia atroce che coinvolge tutti i componenti della Batfamily. La resa di Batman sembra vicina.

Unico difetto in questo frangente, forse l'esagerata forza rigeneratrice di Batman che, quasi in fin di vita, riesce all'improvviso a riprendersi e a lottare tutti i criminali in una sola notte (se si fa eccezione dello scontro finale con Lincoln) con forza sovrumana. Qui son sicuro che doveva essere dosata di più l'ampiezza del tempo e magari spalmare la guerra non in una sola notte, ma in un arco narrativo più ampio. Vediamo infatti il Cavaliere Oscuro andare da una parte all'altra della città senza la minima difficoltà.

Comunque sia, il ritmo non cede mai, anche se questo, per forza di cose, deve lasciare il passo ad una notevole dose di difetti nei dettagli come per esempio la già citata ripresa in tempi di record di Batman, o la resistenza di Grayson a ferite devastanti.

Le azioni successive comprendono tutti i vari super eroi della Bat-family, ed è molto bello vedere per alcuni mesi tutte le testate collegate tra di loro. La forza di Snyder è proprio quella di avere creato una saga a 360 gradi.

La sorpresa arriva nel finale con Lincoln March: il presunto candidato a Sindaco e poi scoperto come il più pericoloso Artiglio. Lincoln, in assetto da guerra e pronto a scontrarsi contro Batman, all'improvviso senza mezzi termini svela a Bruce di esser suo fratello. Il colpo di scena è servito.

Lo scontro finale non è memorabile. Scene fumettistiche un po' confuse e dal pathos non eccelso. Il presunto fratello di Wayne, dopo spiegazioni sulla sua vita da fratello nascosto ed emarginato, fa esplodere la Crowne Tower con all'interno Bruce Wayne. Ma Bruce alias Batman, scappa via mentre di Lincoln non si hanno più notizie, sparisce nella nube come la Corte dei Gufi e i suoi pochi adepti rimasti sopravvissuti.

Il finale rimane a metà, con troppe domande che rimangono appese, risposte che non vengono svelate. Bruce è convinto di esser stato vittima di una trappola mentale più che fisica creata dalla Corte dei Gufi. Trappola che comprendeva anche la messa in scena da parte di March Lincoln, presunto fratello di Bruce.
Ma se Snyder vuole creare il finale d'autore dobbiamo dire che non ci riesce. Forse in vista di prossime rivisitazioni sul mensile "Batman", lascia margini per creazioni fumettistiche future riguardanti la Corte dei Gufi, ma l'impressione è proprio quella di avere un grande autore che si perde puntualmente nel finale come nella splendida storia della "Morte della famiglia"con protagonista il Joker, che pecca, come per la "Corte dei Gufi", nel finale disordinato e senza verve fumettistica.

Giudizi e impressioni personali.

Le recensioni le lascio ai professionisti. Io mi muovo solo da semplice lettore, da appassionato di un mondo batmaniano che, anche questa volta, mi ha regalato emozioni non indifferenti.

La storia risulta essere di grande livello quindi, ma con quella pecca enorme di un finale a bassa quota.

Voto 7.5

martedì 13 maggio 2014

Scarica gratuitamente L'ITALIA DEL PUNTO E DACCAPO!

SCARICA GRATUITAMENTE IL SINGOLO IN VERSIONE DEMO:




L’Italia del punto e daccapo, è una fotografia provocatoria dell’Italia di oggi, fra giovani già vecchi, personaggi mediocri e furfanti in cerca di amanti. Un pezzo che fonde in sé la canzone d’autore con una musicalità prettamente pop.

IlFolle sta promuovendo proprio in questi giorni il singolo che potete trovare anche su youtube e scaricabile gratuitamente sul Blog del Folle che è stato lanciato da Vasco Rossi nel 2010 sul suo sito.


A completare il tutto c’è la voce del giovane Giulio Perrone che rende il pezzo una piccola perla musicale made in Calabria.



venerdì 9 maggio 2014

Batman n.25: la saga Anno Zero non decolla!

 
Siamo alle prese con la saga "Anno Zero", una saga che c'è stata anticipata come rivoluzionaria, inedita, ma che in questo numero non fa altro che scimmiottare fumettisticamente l'Anno Uno di Frank Miller.
Vedere un Bruce Wayne fatto a pezzi dalla gang del Cappuccio Rosso, e che smarrito nelle sue incertezze trovi la risposta in un pipistrello, potrebbe essere per alcuni emozionante, ma tutto è già stato visto.

In questo modo la saga che stava prendendo il volo, ritorna indietro e rimane ferma a elementi narrativi già esplorati.

Si giudica alla fine una storia, ma questi alti e bassi deludono, e non poco, chi si aspettava da questa saga qualcosa di veramente speciale e inedito.

La seconda storia vede sempre Bruce Wayne in giro per il mondo alla ricerca di allenamenti veri e crudi per poter migliorare le proprie abilità.

Come per il fumetto precedente la storia risulta essere breve e di poca efficacia. Non si riesce a capire perché rubare in questo modo pagine alla saga. La storia si regge sull'etica di Bruce che non si piega mai. Un giovane Wayne  che non vuole uccidere i suoi nemici per non mettersi al pari dei criminali stessi. Ma più che storie inedite sembrano tributi alla Storia del Pipistrello. 
 Non c'è guizzo, genialità; tutto rende ad aumentare la delusione per questo numero che frena il progresso degl'ultimi numeri della saga "Anno Zero".

Di tutt'altra pasta è lo scontro, nella terza storia, con Wrath alias Caldwell, il quale è interessato a comprare l'azienda di Wayne per scoprire tutti i segreti di Batman.

Bruce, dopo un primo scontro perso, decide di entrare all'interno dell'azienda dell'armaiolo Caldwell, insieme ad Alfred in veste ufficiale per trattare in qualche modo l'offerta. Ma tutto diventa una sorta di preambolo prima del vero scontro.

L'impianto fumettistico potrebbe sembrare scontato, ma le scene vanno via che è un piacere collegate da buoni dialoghi, sorretti da un allenamento in chiave karate tra i due protagonisti.

Poi il colpo di scena e Alfred finisce nella tana di Wrath: lo scontro ora può iniziare.
Ultima storia è quella di Nightwing alle prese con il Burlone e con la caccia a Tony Zucco. Come tante altre volte, tocca all'ex Pettirosso salvare il numero della testata fumettistica del suo mentore.

L'impresa gli riesce di nuovo perché questa puntata della storia su Nightwing è scintillante, con un ritmo elevato e un avversario, il Burlone, che sorprende per la sua completa follia e il suo perfezionismo nel programmare gli attentati. Un criminale moderno finalmente: un hacker terrorista con piani indecifrabili.

Nightwing cerca di prevedere le mosse, ma rimane sempre un passo indietro rispetto al Burlone, quasi come se l'ingegno di quest'ultimo, sia completamente di tutt'altro livello rispetto all'ex Robin.

Inoltre la città è sconvolta dalla scoperta che Tony Zucco sia stato per anni nascosto dal Sindaco di Chicago sotto un'altra faccia e un sotto un altro nome. E sarà proprio Tony Zucco a far esplodere nel finale il fumetto con il colpo di scena ad effetto.

Ecco, a volte basta poco per creare qualcosa d'importante. Nightwing si conferma come una storia di alto livello, e questo lo fa da ormai 25 numeri, con veramente pochi bassi. Forse quando le aspettative sono minime e si lavora in tranquillità, i risultati sono più facili da ottenere.

Snyder invece cerca una via tutta sua, ma in questa saga sono già troppi i suoi alti e bassi. Certo, si dovrà giudicare alla fine, e non nego che con il numero passato avevo creduto che il bello stesse per arrivare, ma con questo numero si ritorna indietro... il volo tarda ad arrivare e chissà se arriverà!!!

Voto 6.5