venerdì 31 luglio 2015

A5 vs S5: sfida alla pari?!?

A volte in un confronto fra smartphone bisogna non solo tenere in considerazione la scheda tecnica ma anche l’uso quotidiano che ne deriva da essa.

Infatti s5 ha molte frecce al suo arco per affermare la sua supremazia nei confronti di a5, il quale ha dalla sua parte l’estetica, immenso tallone d’Achille per s5, un device nato già vecchio nel design.

La situazione peró cambia appunto nell’uso quotidiano perché a5 pur avendo un processore meno prestante ha un software più ottimizzato. Basta vedere l’apertura della fotocamera e della galleria, più veloci su a5 e inoltre proprio su quest’ultimo la fluidità nella home risulta essere maggiore senza troppi lag o applicazioni che scompaiono per un paio di secondi dopo il rientro da una navigazione web.

C’è quindi da tenere in conto questo aspetto prima di decretare un vincitore. Ma alla fine proprio per questo un vincitore vero e proprio non può esserci: le fotocamere si equivalgono forse con un maggiore dettaglio su s5 mentre su quella anteriore è il contrario. I display sono ottimi pur essendo solo hd l’a5 ma qui è proprio una questione di palati fini, i numerini, le finezze da intenditori li lasciamo ai grandi recensori.

Da una parte quindi un device sulla carta più potente ma meno ottimizzato e con design anonimo, dall’altra un terminale meno potente e con un design molto bello e un software ottimizzato che risulta avere una maggiore fluidità.

Due ottimi device, due terminali più che ottimi che fanno di Samsung,  nonostante la crisi delle vendite, una delle aziende più importanti nella produzione di smartphone.

sabato 18 luglio 2015

TUTTE LE ANTEPRIME DEL LIBRO: "FABRIZIO MORO UNO DI NOI"!



La prima biografia su Fabrizio Moro viaggiando attraverso i suoi album. Sconfitte, gioie, delusioni e sacrifici di un ragazzo venuto dalla periferia italiana con un sogno nel cassetto. L’amore dei fans e le canzoni di Fabrizio Moro come muse ispiratrici. Un libro unico.


ANTEPRIME




"...Ma c'era anche un altro avvenimento curioso che stava ripercorrendo la sua mente, quando più giovane, al suo primo Festival, l'ospite Luciano Pavarotti sbagliando il nome lo chiamò sul palco come “Felice Moro”. Ora, quel nome nessuno l'aveva sbagliato, perché non si può mai sbagliare il nome di chi ha vinto il Festival di Sanremo.

Moro con “Pensa” si aggiudica anche il Premio della critica “Mia Martini”, non solo un successo commerciale quindi, ma anche di qualità!

I giorni dopo la vittoria sono frenetici.

Fabrizio non è abituato al caos mediatico, gli risulta tutto così eccessivo, pompato, anche le interviste sono troppo invadenti: non riesce ad abituarsi all'altra faccia del successo. Così succede che in maniera del tutto ingenua, dichiara che non sa se continuerà su questa strada. Fabrizio intende però la strada della popolarità, non della musica. Lui infatti vorrebbe scrivere e cantare per tutta la sua esistenza, ma non sa ancora se riuscirà a farlo in questo modo. 

I giornalisti gli danno la prima lezione: stare attento alle proprie dichiarazioni. Infatti in molti iniziano a scrivere che Fabrizio è già pronto ad abbandonare tutto, lo scrivono perché è un titolo ad effetto, è un grande scoop che il ragazzo di “Pensa”, vincitore di Sanremo, potrebbe già abbandonare la musica creando i presupposti per una futura leggenda. 
Moro prende dai media il primo colpo basso della sua storia artistica. Incassa e va avanti... e lo farà per sempre!..."


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"..La storia musicale di Fabrizio è la storia di tanti ragazzi italiani che non si rispecchiano nelle belle parole propinateci dalla tivù, che non vanno d’accordo con i programmi in stile Barbara D’Urso, che non accettano politici porci come i nostri cari rappresentanti nazionali.


Le canzoni di Fabrizio Moro, quindi, sono sberle in faccia ai primi della classe. Non hanno mezzi termini e ci raccontano situazioni e sensazioni che dalla periferia romana, si diffondono in tutte le province italiane..."


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...Ma quando Pippo Baudo alle ore 01:18, lo chiama sul palco dell’Ariston per consegnargli il primo premio, anche il nostro rocker deve crederci. È lui a vincere la 57^ edizione del Festival di Sanremo nella sezione giovani. 


Quando scende dalle scale per andare a ricevere il premio, un flash ripercorre la testa del nostro vincitore. 

Nel coro di Sanremo c'è il fratello del suo ex capo. Fabrizio, infatti, prima del Festival lavorava come facchino in un albergo di Roma: “Parco dei Principi”, e ogni volta che scendeva gli asciugamani a fine giornata, il suo capo, in modo ironico, gli faceva un applauso dicendogli sempre: “Bravo, bravo, anche questa volta ce l'hai fatta”. 

Ora tutto stava cambiando, c'era il fratello del suo capo che stava nuovamente facendogli degl'applausi, ma questa volta non per aver sceso gli asciugamani in tempo, ma per aver vinto il Festival di Sanremo!!! Che bella la vita eh?!?!...


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"Entrai in quel camper in punta di piedi. C’era una grande poltrona davanti a me e Fabrizio era già lì, seduto ad aspettarmi con un’energia fuori dal comune. Sembrava che il concerto non l’avesse scalfito minimamente. 


Il guerriero era lì ad aspettarmi, ed io ero completamente intimorito. “Ma che fai, rimani lì fermo?!? Dai Davide, vieni qua che dobbiamo parlare”.
Non era mica un sogno quello, era la vita vera… la vita vera!"


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INFO E ACQUISTO SU:
http://www.dinovitola.net/prodotto/fabrizio-moro-uno-di-noi/

LIBRO PRESENTE ALL'INTERNO DEL MERCHANDISING UFFICIALE DI FABRIZIO MORO DURANTE I SUOI CONCERTI!

DINO VITOLA EDITORE

giovedì 16 luglio 2015

VASCO LIVE KOM 015: TUTTO IL FILM DEL TOUR!



-6 Giugno-

Ci risiamo, ancora una volta, ancora e per sempre.
Sarà un Live Kom 015 da incorniciare, da godere, da vivere fino all'ultimo minuto di rock. Le rabbie seppellite, le paranoie del quotidiano, le paure per il futuro, l'angoscia di questi giorni. 
Tutto durante il concerto viene rimandato a domani, quel domani meno drammatico dopo un concerto di Vasco: perché in esso c'è l'essenza di milioni di anime che godono dell'illusione che la musica dona a tutti.
E poi sarà caldo afoso, bottiglie di birra e fumo sopra le nostre teste in attesa dell'apertura dei cancelli del paradiso. E si continuerà nel prato verde, o nelle tribune di uno stadio, o nella curva di un cerchio infinito. 
Vivremo ancora di emozioni, di sensazioni per noi uniche; vivremo ancora di Vasco e ne sono certo, sarà come visitare un'isola felice prima degli altri, un paradiso stupendo... senza giudizi universali!

-7 Giugno-

La sera prima del concerto di Vasco, pensi al tuo primo concerto e rivedi un'altra persona. La vigilia del concerto di Vasco, non ricordi più quanti ne hai visti, ma ricordi esattamente cos'hai provato ogni volta che si sono aperti i cancelli.
La notte prima del concerto di Vasco, vivi una sensazione magica che non capisci come fa a ripetersi puntualmente ogni anno. Non comprendi l'incantesimo che si costruisce nei giorni prima dell'evento e quell'atmosfera diversa che ti stende sotto un manto gioioso fatto di puro rock!
A volte ti sembra di vivere in un altro mondo, perché in molti intorno a te non capiscono, non ci arrivano, ti giudicano "banale"!!!
La notte prima del concerto di Vasco, scende una lacrima pensando a tutti gl'anni passati aspettando l'evento dell'anno, e ogni volta l'hai fatto perché c'era qualcosa più forte di una semplice canzone: c'era la tua vita e tutte le tue cazzo di paranoie che, per una volta, non prendevano il sopravvento. Fottevi in questo modo i tuoi dolori con quella musica potente; fottevi i tuoi limiti... a un centimetro dal baratro!!

-9 Giugno-

Il giorno dopo il concerto rimani completamente sconnesso dalla realtà circostante. Poi improvvisamente una telefonata di Dino Vitola insieme ad una persona "importante". A breve annuncio una cosa stupenda, speriamo già lunedì: riguarda un libroooo e un lungo touuuur. A presto. La storia continuaaa: umiltà e trasparenza. Stop!!!

-13 Giugno-

Un abbraccio grande va alla combriccola del Blasco che stasera é pronta a Firenze, per la seconda volta, ad accogliere la potenza della musica di Vasco e a volare via con lui. Sento l'attesa fin qua!!

-16 Giugno-

Domani sera salirai gli scalini del San Siro prima di arrivare sul palco, e ripenserai a tantissimi anni fa, a quel magnifico 10 Luglio del 1990, che rimase indelebile nella storia della musica italiana. Il primo cantante italiano ad avere riempito per ben 23 volte la Scala del calcio!!
Salirai gli scalini che portano al palco e capirai quanto tempo è passato, di quanta acqua sotto i ponti hai visto cadere; dell'inafferrabile e dannata magia del tempo!
Penserai ai primi Tour, alle freccette in faccia durante le tue canzoni; alle critiche, le "botte" prese in questi anni; alle continue gioie e alle tue guerre psichiche che ti hanno reso, ogni volta, più forte!
Penserai a tante cose, ma proprio tante; poi ti guarderai attonito, vedrai 80000 fans, da tutta Italia, che ti acclameranno senza sosta, quasi come se fossi un Dio.
Vedrai i giovani di prima ora cresciuti: qualcuno avrà la barba, qualcuno un capello bianco di troppo e qualcun altro una ruga, cicatrice indelebile del tempo!
Accanto a loro ci saranno i ragazzini: chi con i brufoli, chi con esplosioni ormonali; e poi ancora, ventenni, trentenni, quarantenni e così via; poi ci saranno madre e figlia, padre e figlio; un giovane nonno con il suo nipotino già cresciuto!!
Così ti guarderai nel profondo della tua anima e soddisfatto ti dirai, sottovoce, sarcasticamente: "Ehhh già, io sono ancora qua"!!!
Prima del tuo ingresso farai un ultimo respiro profondo. Poi uscirai finalmente fuori sul palco, e sarai trascinato dalla grande anima umana creata dalla tua musica e da quell'incantesimo che si ripete ogni volta, si ripete ogni qualvolta.. che prendi in mano un microfono!
San Siro ti aspetta
San Siro mette i brividi
E' qui, Komandante senza armi, 
che si fa la Storia!!!

22 Giugno 2015

Vasco a Bologna, Vasco a casa sua! A pochi chilometri da dove sono nate alcune delle canzoni più belle. Una tappa fondamentale, una tappa quasi patriottica, sicuramente una delle più sentite. Vai Kom, spacca tuttoooo!!!

-27 Giugno-

A Torino Vasco è pronto a fare nuovamente la storia!!
-2 Luglio-

Quando penso a Napoli penso sempre ad una metropoli americana ma con il profilo del Sud Italia, insomma, una grande città ma con lo spirito meridionale e la voglia di fottere la disperazione con una battuta e una canzone.
Lo fecero i più grandi: da Totò a Carosone, da De Filippo a Troisi, da Bennato a Pino Daniele.
Domani toccherà invece di nuovo a te caro Vasco, perché quando vieni al Sud dici sempre che tutto è migliore (anche i pomodori), e allora domani grazie al tuo rock, invece, renderai migliore la vita di tanta gente e riuscirai a farle dimenticare che, purtroppo, vivono a sud... di un progresso mai arrivato!
La (tua) musica che unisce, che ci rende uguali da Nord a Sud, da Est a Ovest... fino in America!!

-7 Luglio-

E domani si riparte di nuovo. Messina, Vasco e la musica come sinonimo di salvezza.

-8 Luglio-

E... si parte!! Messina arriviamoo: ancora una volta per Lui, Vasco, una filosofia esistenziale!

-9 Luglio-

Ore 06:08 finalmente a casa. Stremato ma con il cuore colmo di immensa felicità. Una giornata incredibile, un concerto potentissimo, la mia combriccola folle, la Simo che è il centro del mio mondo, tanti amici vascolizzati e poi Lui, sempre Lui, Vasco!

-13 Luglio-

Ed è l'ultimo atto caro Vasco. Oggi si chiude il sipario, la festa, il tour dei record. Da Bari a Padova passando per Firenze, Milano, Torino, Bologna, Napoli e Messina. Un tour dove tanti ragazzi hanno dormito fuori dai cancelli, altri son venuti da molto lontano, altri ancora hanno fatto migliaia di sacrifici pur di esserci.
C'è una strana magia che si ripete ogni anno, una favola che vivo e che ho cercato sempre di raccontare a mio modo. Buona fine a tutti ragazzi, convinto come sempre, che ad ogni fine... corrisponde un nuovo inizio!

IlFolle

sabato 11 luglio 2015

GIOCO FINALE CONVINCE SEMPRE DI PIÙ!!

 
 
Quel che succede con Gioco finale é entusiasmante. Una storia molto ben calibrata con una trama avvolgente, molto lineare e con un nemico pubblico, il Joker.
Si ha davvero la netta sensazione che ci si trovi davanti ad una resa dei conti: Joker non è più un passo indietro Batman ma due passi avanti e lo dimostra il completo fallimento di Bats nell'anticipare il rilascio della tossina del Joker.

Sembrerebbe il solito copione ma qui tutto viene pompato al massimo per creare il grande dramma. Joker è fuori ogni logica, ed è spietato più del solito, pronto a compiere la sua distruzione totale verso la città di Gotham.

I dialoghi sono veloci e la trama non si perde in troppi fronzoli. Per ora ci troviamo davanti ad una storia appassionante e che ci procura quel senso di terrore che Snyder vuol trasmetterci.
 
Ora speriamo che il livello si alzi sempre di più; dai Snyder, vorremmo ricordarti non solo per i tuoi inizi di trama splendidi, ma anche per i finali che da adesso, speriamo vivamente, siano meno scontati e con maggiore pathos.
 Alla prossima...