La prima biografia su Fabrizio Moro viaggiando attraverso i suoi album. Sconfitte, gioie, delusioni e sacrifici di un ragazzo venuto dalla periferia italiana con un sogno nel cassetto. L’amore dei fans e le canzoni di Fabrizio Moro come muse ispiratrici. Un libro unico.
ANTEPRIME
"...Ma c'era anche un altro avvenimento curioso che stava ripercorrendo la sua mente, quando più giovane, al suo primo Festival, l'ospite Luciano Pavarotti sbagliando il nome lo chiamò sul palco come “Felice Moro”. Ora, quel nome nessuno l'aveva sbagliato, perché non si può mai sbagliare il nome di chi ha vinto il Festival di Sanremo.
Moro con “Pensa” si aggiudica anche il Premio della critica “Mia Martini”, non solo un successo commerciale quindi, ma anche di qualità!
I giorni dopo la vittoria sono frenetici.
Fabrizio non è abituato al caos mediatico, gli risulta tutto così eccessivo, pompato, anche le interviste sono troppo invadenti: non riesce ad abituarsi all'altra faccia del successo. Così succede che in maniera del tutto ingenua, dichiara che non sa se continuerà su questa strada. Fabrizio intende però la strada della popolarità, non della musica. Lui infatti vorrebbe scrivere e cantare per tutta la sua esistenza, ma non sa ancora se riuscirà a farlo in questo modo.
I giornalisti gli danno la prima lezione: stare attento alle proprie dichiarazioni. Infatti in molti iniziano a scrivere che Fabrizio è già pronto ad abbandonare tutto, lo scrivono perché è un titolo ad effetto, è un grande scoop che il ragazzo di “Pensa”, vincitore di Sanremo, potrebbe già abbandonare la musica creando i presupposti per una futura leggenda.
Moro prende dai media il primo colpo basso della sua storia artistica. Incassa e va avanti... e lo farà per sempre!..."
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"..La storia musicale di Fabrizio è la storia di tanti ragazzi italiani che non si rispecchiano nelle belle parole propinateci dalla tivù, che non vanno d’accordo con i programmi in stile Barbara D’Urso, che non accettano politici porci come i nostri cari rappresentanti nazionali.
Le canzoni di Fabrizio Moro, quindi, sono sberle in faccia ai primi della classe. Non hanno mezzi termini e ci raccontano situazioni e sensazioni che dalla periferia romana, si diffondono in tutte le province italiane..."
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...Ma quando Pippo Baudo alle ore 01:18, lo chiama sul palco dell’Ariston per consegnargli il primo premio, anche il nostro rocker deve crederci. È lui a vincere la 57^ edizione del Festival di Sanremo nella sezione giovani.
Quando scende dalle scale per andare a ricevere il premio, un flash ripercorre la testa del nostro vincitore.
Nel coro di Sanremo c'è il fratello del suo ex capo. Fabrizio, infatti, prima del Festival lavorava come facchino in un albergo di Roma: “Parco dei Principi”, e ogni volta che scendeva gli asciugamani a fine giornata, il suo capo, in modo ironico, gli faceva un applauso dicendogli sempre: “Bravo, bravo, anche questa volta ce l'hai fatta”.
Ora tutto stava cambiando, c'era il fratello del suo capo che stava nuovamente facendogli degl'applausi, ma questa volta non per aver sceso gli asciugamani in tempo, ma per aver vinto il Festival di Sanremo!!! Che bella la vita eh?!?!...
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"Entrai in quel camper in punta di piedi. C’era una grande poltrona davanti a me e Fabrizio era già lì, seduto ad aspettarmi con un’energia fuori dal comune. Sembrava che il concerto non l’avesse scalfito minimamente.
Il guerriero era lì ad aspettarmi, ed io ero completamente intimorito. “Ma che fai, rimani lì fermo?!? Dai Davide, vieni qua che dobbiamo parlare”.
Non era mica un sogno quello, era la vita vera… la vita vera!"
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