giovedì 19 novembre 2015

LE RAGIONI DI UN CONFLITTO FRA RELIGIONI, IDEOLOGIE... E INTERESSI!


Questa guerra ha delle ragioni storiche ben precise!! Bisogna imparare la storia degli ultimi anni prima.

Allora, tutto nasce dall'invasione dell'Iraq da parte degli Stati Uniti con la successiva uccisione poi di Saddam Hussein, da lì nasce l'Isis come risposta a quell'invasione americana. Da lì la guerra contro l'Occidente ma non tutto l'Occidente, ma solo quello americanizzato, difatti nazioni come Norvegia, Svizzera, Danimarca, non vengono minacciate perché non filo-americane, questo ci fa capire che la guerra fra ideologie è venuta dopo!

Quindi questa guerra ha radici storiche ben precise!


Poi se vogliamo trovare la ragione del conflitto, ancora prima dell'undici settembre, fra Occidente e Oriente, possiamo trovarle nella creazione dello Stato d'Israele nel 1948 (uno Stato per gli ebrei dispersi dopo l'Olocausto), uno stato Occidentale filo americano nel territorio arabo; prima di quella data non esisteva questo conflitto. 
Da lì la promessa agli arabi di costruire una grande nazione araba, una nazione mai costruita naturalmente. Da quel momento in poi gli americani si assicurarono le vie d'evaquazione per il petrolio mascherando tutto con il loro gesto "gentile" verso gli ebrei!!!

Poi per tutto il resto si può discutere, ma le ragioni delle guerra sono ben definite. La Storia non si cambia!!!
Parlo prettamente da storico, poi ognuno ha le sue idee eh! 

Poi si parla di Dio?!?! Chi è?!? Quello che i crociati cristiani inneggiavano per uccidere i musulmani, o quello dei terroristi di ieri?!?! Dio?? Ma chi cazzo è... Io credo sia solo il tempo, il resto sono solo follie.
Senza religioni e quei bravi americani... avremmo avuto l'80% in meno delle guerre, questa è la verita!!
Paghiamo ancora i debiti del Piano Marshall e una scelta che ha influenzato tutta la nostra storia... e sarà così... per sempre! Siamo in una guerra, senza sapere perché!!!

sabato 14 novembre 2015

LA VERITA'... DOVE STA!!


E arrivò l'americano in Oriente a mangiare nel piatto sbagliato. Poi disse che era per altruismo mentre con l'altra mano rubava tutto. Poi i morti, le minacce, innocenti uccisi da porci uomini con una loro guerra santa frutto della follia. E l'americano ando così in tivù a inneggiare alla resistenza, l'americano nascondeva la vera causa di una guerra infame e che colpisce gli innocenti. Ma la sua magia riuscì: tutti facilmente puntarono il dito sugli immigrati mentre ancora una volta, l'americano e la sua bella patria... ne uscirano indenni!

giovedì 12 novembre 2015

Batman Arkham Asylum: la psiche del mondo di Gotham!


Un viaggio introspettivo nella paure più nascoste del Cavaliere Oscuro. Un modo del tutto originale di narrare una storia legata al mondo di Batman. Un thriller psicologico che mette a dura prova la moralità del Crociato incappucciato. Una visione più matura dell’universo Batman. Un capolavoro di scrittura e di inventiva artistica: l’apoteosi del fumetto.

RECENSIONE

Ci sono dei fumetti che oltrepassano lo steccato razionale della narrazione super-eroistica, e arrivano a disegnare un capolavoro di scrittura che guarda altrove: all’introspettività dell’io del protagonista in questo caso di Batman.
“Arkham Asylum, una seria casa su un serio suolo”, è un thriller psicologico, un modo più maturo nell’approcciarsi al mondo del Cavaliere oscuro.
La storia vede Batman esser teso in una trappola dal Joker. Il manicomio di Arkham è in rivolta. Il Cavaliere oscuro arriva in questo modo a sedare ogni ribellione e a mettere le cose a posto nel manicomio, con tanto di benedizione da parte di James Gordon che accetta la scelta di Batman di andare da solo nel manicomio. “E’ me che vogliono” dice proprio il Cavaliere oscuro al commissario.
Fin qui tutto ordinario, ma l’entrata nel manicomio, questa volta, è un viaggio dentro le paure e le paranoie più profonde di Batman. In fin dei conti questo libro-fumetto è un viaggio nella psiche del Crociato incappucciato; è pensato per questo!
In questa parte iniziale esemplare è la “toccata” del Joker sul fondo schiena di Batman. Badate bene, non è solo un momento fumettistico di evasione, anzi. Qui il Joker gioca proprio con la lucidità mentale e morale del suo antagonista: lo mette in imbarazzo, cerca di smontare quell’alone di precisa serietà nella quale è immerso il crociato incappucciato. Poi la storia va avanti e Batman entrando in ogni “stanza”, incontra ogni volta un personaggio diverso che provoca la sua mente.
Il più importante tra tutti è Harvey Dent. Ossessionato dal suo numero due, viene completamente stravolto dai medici del manicomio, i quali, hanno pensato per lui un modo del tutto nuovo per farlo approcciare alla realtà. Gli danno prima dei dadi con cui giocare, poi un mazzo di tarocchi! In questo modo Harvey cambia il suo modo dualista di vedere le cose, ma perde ogni certezza: ora gli risulta difficile anche decidere se andare in bagno o meno. Il cambiamento di Harvey è un’idea geniale partorita da Morrison, una trovata unica e inedita.
Questo è un fumetto, anzi, un libro vero e proprio, che non va spiegato, recensito in ogni particolare, ma vissuto in ogni pagina. E’ il capolavoro di Grant Morrison. Le atmosfere sono cupe, psichedeliche anche nella scrittura e nei disegni. Infatti, il disegnatore Dave McKean, usa una sorta di stile impressionista. Certo, bisogna perderci un po’ di tempo nella lettura, scrutare ogni cambiamento di carattere. Proprio essa, è la chiave di volta di questo fumetto. La scrittura nelle parole di Batman è più decifrabile, mentre quella dei pazienti del manicomio è quasi incomprensibile, proprio a voler simboleggiare due modi differenti di concepire la realtà!
Un manicomio che è sempre di più un riflesso di Batman, una creazione reale proveniente dalla sua lotta contro il crimine. Forse per la prima volta nella storia dei fumetti, un eroe rischia di cadere psicologicamente, ma la moralità di Batman, anche se in bilico, rimane alla fine intatta alle trappole dei vari villain.
I suoi valori puri, la sua voglia di giustizia, hanno portato alla creazione di una struttura che risulta essere un covo di persone malvagie che si annidano poi negli anfratti più nascosti del proprio io.
Non è un fumetto come gli altri, alcuni potrebbero addirittura odiarlo per la sua visione alternativa, ma è un capolavoro di inventiva prima di tutto. Ognuno si immedesimerà nel Cavaliere oscuro; ognuno penserà al proprio viaggio introspettivo; alle proprie paure, paranoie! Ognuno penserà a conoscere sempre di più il proprio io, represso e alla mercé della routine quotidiana.
E’ un libro da far leggere a tutti: qui non importa se sei fan del Cavaliere oscuro o se non hai mia letto niente su di lui; qui importa capire il percorso interiore; la propria lotta contro i demoni che percorrono la propria testa; conoscere più a fondo le bestie che sono in noi.
Batman, ancora una volta, risulta essere qualcosa di più di un semplice fumetto, ma forse, in questo caso, la spensieratezza tipica delle storie sui super-eroi, lascia spazio ad una scrittura più impegnata, e forse in questo modo, ad una scrittura più dura da digerire e da accettare per un lettore abituale di fumetti!
Signori e signori: questo è Arkham Asylum!

Voto: 10

mercoledì 11 novembre 2015

J5 GALAXY: LA SORPRESA DI MAMMA SAMSUNG!


Lo J5 di Samsung è uno di quei telefoni che va oltre le caratteristiche che porta in dote.

 Infatti j5 potrebbe sottostare anche ad un s4 nelle caratteristiche complessive ma nella realtà quotidiana non è affatto così, anzi.

J5 è fluido, veloce, molto reattivo anche con carichi di lavoro importanti. Questo grazie ad un sistema che Samsung è riuscita a migliorare sensibilmente e grazie ad un Lollipop 5.1.1 che non lascia quasi traccia ad impuntamenti o lag di alcun soorta.

Il browser è affidabile, il solito sistema che non dà problemi e che viaggia bene su qualsiasi di sito in versione mobile. La fotocamera posteriore ha un gran dettaglio soprattutto in condizioni di luce diurna mentre l’anteriore ha un flash led che potrebbe essere la vera sorpresa del device.

Il display non è ai livelli di un full hd ma poco ci manca grazie ad una buona resa nei colori del suoer amoled, e il tutto viene completato da una batteria ad ampia durata che arriva a fine giornata con un uso anche intenso.

La memoria di 8 gb è un piccolo problema ma con sd aggiuntiva il problema viene arginato mentre altri due piccole mancanze, che però risparmiano tanta batteria, sono i tasti retroilluminati e a vibrazione. Infatti Samsung ha cercato di contenere il prezzo con queste mancanze strutturali, compreso il lettore musicale di sistema, lo fa perché se il device avesse avuto questi elementi mancanti sarebbe potuto costare anche 400 euro come prezzo iniziale, un po’ come l’A5, che a conti fatti costa di più coprendo solo queste piccole mancanze hardware sopra citate.

J5 quindi è una sorpresa, anche nell'estetica, arrotondato e molto compatto: un telefono al quale non manca nulla e che viene venduto a prezzo molto basso, ormai sotto i 200.

Anni fa a questo prezzo Samsung vendeva device pieni di lag mentre adesso sorprende per la sua solidità strutturale e la velocità totale del device.

Finalmente un applauso a mamma Samsung, J5 promosso!!