sabato 22 marzo 2014

"Il Cavaliere Oscuro n.11": un numero riuscito a metà!


Partiamo subito dicendo che siamo di fronte ad un buon numero! Un'uscita finalmente "potente", con storie ben scritte e scene che rimangono a lungo termine. Il difetto è la lunghezza, il susseguirsi, nella seconda parte, di troppe storie deboli.
Ma partiamo dall’inizio.

 La prima storia è molto curiosa. Pinguino, Cappellaio matto e Spaventapasseri si ritrovano in una casa proprio nella notte di Halloween. Ognuno di loro ha ricevuto un messaggio, ma nessuno di loro sa da chi. Inizia in questo modo una sorta di teatrino fra i tre, tutto concentrato sulle paure provocate dal "fantasma" di Batman. Stupende alcune battute ironiche "Che poi quei nomi (riferito agli accessori), ma dove li trova?" Una storia originale, con i disegni di Kudranski che sono come dei dipinti incastonati in un fumetto. Stupendi, forse ispirati al volume "Batman: urla nella notte"!

 La seconda storia vede Batgirl tentare un riavvicinamento con Batman. Batgirl vive un momento difficile dopo aver ucciso suo fratello ormai in preda a deliri criminali. La storia che traspare tra i due pone tutta l’attenzione sulla rabbia di Batman. Stupende le scene finali, i dialoghi. Ormai Batman sembra un leone in gabbia, chiuso nella sua rabbia demolitrice. In questa storia i difetti di Batman vengono a galla, ecco perché amiamo questo fumetto: perché il nostro eroe non è perfetto, ma una parte reale di una persona immaginaria.

La terza storia non è bella come le altre due, ma prepara il terreno per nuove emozioni. Sembra quasi di essere davanti al film “Il camorrista”, con l'ormai ex Pinguino Imperatore nei panni del "Malacarne"! Forse tutto va via velocemente e banalmente, ma è solo l'inizio di una rivoluzione all'interno del carcere Blackgate.
La quarta storia breve ha come protagonista Langstrom, il Dottore Man-bat, alle prese con la lotta contro la sua trasformazione animalesca. Storia troppo breve per lasciare il segno!

 La quinta storia è leggermente più coinvolgente con il ritorno di Bruce a Ghotam. È ispirato all'Anno zero, ma tutto è raccontato in modo superficiale, con poche attenzioni sui dettagli: l’arrivo improvviso di Bruce, è il segno tangibile di come questa storia sia stata buttata lì per far numero.

Ma perché pubblicare roba del genere e invece non allungare storie buone come le prime due?! Altri misteri Dc comics!

L'ultima storia chiude il fumetto in "tragedia". Una storia  veramente senza senso; senza capo nè coda. Povero Nightwing, gettato nella mischia di questo fumetto che nelle ultime storie mostra tutte le sue debolezze. Un numero riuscito a metà.

Prima parte bellissima con tanti spunti importanti. Poi il fumetto chiude il sipario lasciandoci storie che hanno come unico obiettivo: coprire i 4 euro e 95 del prezzo del fumetto. Ci vorrebbero due voti per questo fumetto! Ma alla fine…


Voto 6.5

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