Huawei Ascend p7 è già da un bel di tempo che è arrivato sul
mercato italiano. Un terminale dall’eleganza ineguagliabile che fonde in sé
bellezza estetica con alcuni spunti molti interessanti.
Innanzitutto sorprende la fotocamera anteriore di ben 8 mpx,
un telefono che possiamo definire come un selfie-phone, pur non avendo il
grandangolo del maggiore telefono per foto anteriori, il Nokia 735. La
fotocamera posteriore è una 13 mpx che di giorno mostra i muscoli, mentre in
condizioni di scarsa illuminazione mostra un po’ il fianco con una sovraesposizione
molto visibile,ma comunque accettabile.
La memoria di 16 gb è espandibile, ma attenti alle micro sd
di scarso livello, infatti queste possono portare problemi soprattutto per
quanto riguarda la registrazione dei video che, se fatta con micro sd di scarso
livello, risultano essere un po’ scattosi.
La ram è di 2 gb, mentre il display è un’altra delle noti più
positive: un full hd, ips, con colori naturali ma non spenti. Un display al pari
con altri top gamma di livello, insomma, un telefono che pretende di assumere
un posto di primissimo piano in concomitanza con gli altri terminali top.
Fin qui, quindi, tutto da top, o quasi. Il problema arriva
con il processore, certo,un quad core con 1.8 ghz di frequenza, ma che
sorprendentemente delude per le prestazioni. Sia chiaro, la navigazione
quotidiana è buona, si riesce ad entrare e uscire dai siti semplici con
discreta disinvoltura, ma il problema si pone quando si alza l’asticella e
magari si entra in siti più complicati. In questo caso il processore inizia a bloccarsi
continuamente, con lag ripetuti e lo zoom che diventa scattoso, quasi
inutilizzabile. Se si sceglie la navigazione con Chrome le cose migliorano un
po’, ma certamente non può essere un processore da top gamma, ed è forse qui la
vera e unica pecca del telefono.
Infatti queste prestazioni non si ripercuotono soltanto sulla
navigazione, ma anche sull’ottimizzazione del terminale in generale. Nella home,
a volte, p7 risulta essere scattoso e non completamente fluido, già il menù a
tendina mostra micro lag che non ne compromettono comunque l’esperienza d’uso
generale.
Il prezzo di listino di 400 euro è accettabile, già sul web
si trova a 300, ed è un peccato perché Huawei manca di poco la promozione, ma
non tanto per le caratteristiche, ma perché se si vuole primeggiare con i top di
gamma, allora il fattore navigazione ha un peso fondamentale.
E’ ora che Huawei adotti Snapdragon e abbandoni l’idea dei
processori fatti in casa. Forse i materiali pregiati, vetro e alluminio, hanno
dato un peso forte sul bilancio, tali da far risparmiare sul processore.
Comunque sia, il problema per i meno smanettoni sarà di
minore entità, alla fine p7 rimane un buon terminale di fascia media con un’estetica
di fascia superiore. Insomma, o lo ami, o lo odi!!
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