lunedì 17 novembre 2014

BATMAN N.31: POCHE IDEE PER UN NUMERO PESSIMO!


Il primo episodio del numero 31, è un'anteprima di Batman Eternal. Sembra una storia ben messa su che presenta un universo alternativo e che vede in Selina Kyle, la protagonista criminale. A dire la verità l'entrata di Batman ci sembra un po' stile vecchio telefilm anni '60, ma la storia cresce bene anche perché iniziano a venir fuori i primi interrogativi. Poco per poter dare un giudizio completo, incomprensibile aprire il numero 31 in questo modo.

Seconda storia con Gothtopia che cerca di alzare il livello del fumetto. Crane ha creato la sua tossina, Batman in manicomio porta avanti il suo piano. Dopo la prima puntata che ci aveva sorpresi, la storia continua su una buona onda pur non affondando il colpo graffiante che potesse far gridare al capolavoro. Forse c'eravamo illusi che ne potesse uscire fuori qualcosa di alternativo, ma in realtà non è che l'ennesimo scontro fra Bats e Spaventapasseri. La storia allora va leggermente ridimensionata, l'impianto fumettistico rimane buono con ottimi dialoghi ma pian piano appaiono i soliti stereotipi che rallentano la novità del primo episodio. Ora la storia è ad un bivio, con il terzo episodio che ci dirà definitamente dove andrà a finire Gothtopia.

Terza storia: un piccolo omaggio a 'il Ritorno del Cavaliere Oscuro' ma in un'ottica più intima che vede Batman fare i conti con la propria vecchiaia. Un eroe che invecchia come tutti, ma che resiste al tempo e non si arrende al quotidiano scorrere dei giorni. Un messaggio che va oltre il fumetto, peccato solo che siano cose già ampiamente raccontate nella storia fumettistica di Batman.

Quarta storia con un altro universo alternativo. Il Cavaliere Oscuro non è solo Bruce Wayne, ma un simbolo che è andato avanti oltre alla figura del ragazzo d'oro di Gotham. In realtà tutto appare confuso, disconnesso, senza la minima verve narrativa che dovrebbe inchiodare il lettore a queste pagine. Il fumetto continua nella sua mediocrità.

La quinta storia è dedicata alla saga di Nightwing. Nei numeri scorsi ci siamo trovati dinanzi ad un avvenimento epocale che è stato forse superficializzato da molti. L'episodio è il ritrovamento di Tony Zucco, colui che aveva ucciso i genitori di Dick Grayson alias al secolo Robin. Ecco, un avvenimento così importante passato in secondo piano. Le colpe possono essere tante, ma fra tutte, c'è quella che le storie di Nightwing siano state presentate in questi 31 fumetti, come storie finali di contorno. E invece Nightwing anche stavolta dimostra che l'impianto regge il blasone: la storia non perde colpi e quando il livello cala, ecco che arriva puntuale il colpo di scena, in questo caso Zsasz. La saga di Nightwing è già un piccolo sceneggiato per un telefilm in stile Arrow, non sarebbe male anche per via di quel triangolo amoroso fra il nostro eroe, Barbara e Sonia Zucco. Insomma, il fumetto ha un suo perché quando entra in gioco Nightwing.

Si conclude in questa maniera un numero 31 pessimo, con storie di bassa importanza e idee ripetitive e stantie. Di 'Anno zero', pur essendoci scritto in copertina, non v'è traccia. La domanda sorge spontanea: perché tirarlo così per le lunghe? perché confondere il tutto in questo modo? Non sarebbe stato meglio andare avanti solo con Anno Zero, Gothtopia e Nightwing? Un'impostazione che proprio non si comprende da parte della DC.

Ora aspettiamo il numero 32, sperando che ci sorprendi come ha fatto lo splendido numero 30.


Voto 4.5

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