La testata mensile Justice
League, scritta da Geoff Johns, è giunta con il numero 26 all'epilogo della
saga "War".
In questi 26 uscite, i numeri
della Justice League hanno reso giustizia a tutti i vari personaggi che
compongono la prima squadra di supereroi al mondo.
Johns, in questa New 52, è
riuscito dove altri avevano fallito in passato. La sua conduzione risulta
essere molto saggia e precisa. Nessun personaggio prevarica sull'altro e ogni
supereroe ha una dimensione fumettistica che non trascende mai dalle proprie
origini.
Forse questa condizione
attenta fa perdere un po' di geniale imprevedibilità al fumetto, ma la scelta
di Johns è chiara: condurre la Justice
League, in un percorso chiaro e definito che ha come obiettivo: la coralità
della squadra e non del singolo individuo.
Non si ci si perde mai nelle
paranoie psichiche di un singolo personaggio; nessuno ha un'importanza e uno
spazio d'azione più ampio di altri. Johns sembra non perdere mai l'equilibrio,
anche in situazione ingarbugliate come la saga "War".
La conduzione del nuovo corso
della New 52 per quando riguarda la Justice, non perde mai d'intensità e la
linea narrativa rimane ordinata anche quando entrano in gioco altre squadre di
supereroi.
L'imprevedibilità forse non è
la dote migliore di questa testata, ma ciò non inficia minimamente sul
risultato finale.
Il leader di questa banda di
supereroi, dovrebbe essere Superman, ma in ogni numero si scopre che a tenere
in mano le redini della squadra è Batman. Quest'ultimo viene narrato con una
totale razionalità organizzativa che dona totale giustizia al personaggio di
Bob Kane.
Anche la figura di Lanterna
Verde risulta essere fondamentale. I suoi "mal di pancia" sono nel
dna instabile del personaggio, e Johns lo sa molto bene, visto che è lui a
gestire il nuovo corso New 52 di Lanterna Verde. Il suo abbandono alla Justice
League viene gestito nel modo più perfetto e fedele al personaggio.
Superman, invece, rimane
intrecciato nella storia con Wonder Man, in un clichè forse visto troppe volte,
ma che viene sapientemente incastonato nelle vicende della Justice League.
Batman non si fida di questa relazione ed è veramente terrificamente reale il
suo spionaggio per salvaguardare il bene della squadra. Forse ci si
aspetterebbe meno disciplina dal Cavaliere Oscuro, ma Johns preferisce mettere
in evidenza la sua abnegazione per la missione piuttosto che il suo difficile
carattere non predisposto per l'interazione sociale.
Cyborg invece risulta essere
la sorpresa insieme ad Aquaman. Le loro storie sono ben narrate, anche se per
Aquaman bisogna aspettare alcuni numeri prima che questo personaggio prenda
quota. In particolare nel capitolo sull'invasione di Atlantide, dove la figura
di Aquaman, come giusto che sia, prende il sopravvento su tutti gli altri. Un
personaggio tormentato da suo passato, misterioso e doloroso.
Per quanto riguarda Cyborg
invece, in questa testata, viene completamente rinarrato dall'inizio. La sua
storia inizia qui, le sue origini vengono narrate di pari passo con le vicende
della Justice League. Il suo difficile rapporto con il padre è la base
principale del dna di questo personaggio che vedrà sconvolte, con il passare
dei numeri, le proprie priorità.
Flash sembrerebbe patire
questa grandezza degli altri personaggi, ma anche per lui c'è uno spazio ampio
di narrazione che ne evidenzia la sua totale sicurezza e decisione della
propria mente. A volte, per ingegno organizzativo, sembra prendere il posto di
Batman in alcuni momenti, ma tutto ciò viene limitato per non portare
confusione nella testata.
Wonder Woman invece è
l'inadatta. Batman non si fida di lei e convince di questo anche gli altri
componenti della Justice. La presenza dell'eroina è un'incognita che con il
tempo scompare, ma non del tutto. La Wonder Woman di Johns non tradisce la sua
tradizione: sicura, ma con tratti di debolezza evidente, spavalda ma al tempo
stesso con le sue fragilità perenni.
Superman è l'ago della
bilancia, il protagonista di ogni scontro, ma la sua forza viene bilanciata
dalla sua debolezza nei rapporti sociali. A volte Batman sembra quasi possedere
mentalmente Superman, dotato di un intelletto non spiccato come invece nel caso
del Cavaliere Oscuro. Comunque sia, Kal-el, in battaglia diventa il leader
indiscusso, la parte più potente di questa squadra, in gergo calcistico
potremmo dire il "Top player"!
In questo modo Geoff Johns ha
costruito il nuovo corso della Justice League, la testata principale
dell'universo Dc. Tutto ciò ha lanciato un futuro cinematografico sulla Justice
League e chissà, se proprio dalle pagine di questa testata, non sono stati
presi tanti elementi per comporre i film futuri. Staremo a vedere.
Comunque sia, anche se con
naturali bassi mensili, la testata della Justice League gode di ottima salute e
ne siamo convinti... ci sorprenderà nei prossimi numeri con capitoli epocali.
Voto 8
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