Arriva in tutte le fumetterie
ed edicole italiane, il numero 24 della serie "Batman".
A trainare il mensile, il
grande evento di "Anno zero".
La prima storia, è la
continuazione del capitolo precedente riguardante le origini inedite di Bruce
Wayne.
Finalmente la storia inizia a
prendere tutt'altra piega, rispetto ad un inizio deludente.
Traspare da questa seconda
parte, la vera essenza del giovane Bruce. Un Bruce completamente testardo nelle
sue ragioni, impulsivo, lontano anni luce dal lucido calcolatore che è
diventato nel corso degli anni.
Sembra di leggere quasi un
altro fumetto, ed è forse questa la vittoria più grande per Snyder.
È l'origine, e quindi vengono
messi in risalto proprio gli elementi più scontrosi del personaggio. Come
quando il giovane Wayne prende per il collo il maggiordomo Alfred. È veramente
molto strano vedere una scena del genere, ma è assolutamente naturale
nell'incastonazione narrativa che Snyder ha voluto imprimere alla storia.
Il colpo di genio viene dato
con l'oroboro: una discussione circolare che si rifà all'animale che si mangia la coda e che imprime, i suoi elementi, nella
mente diabolica di Nygma, anch'esso in una sua naturale origine.
Ci siamo, la storia sta
prendendo quota. S'intravedono i primi tocchi di classe; la terza parte, sono
sicuro, inizierà veramente a farci divertire... o almeno lo spero.
La seconda storia del
fumetto, molto breve, cala il livello del numero 24.
Bruce, sempre nell'epoca
"Anno zero", viene messo alla prova da Sergei, all'interno di un
luogo oscuro e chiuso.
Wayne riesce alla fine a trovare
una soluzione per uscire dal luogo sotterraneo, e nella sequenza finale si
scoprirà che, quel luogo sotterraneo, è la sfinge egizia.
Bello il riferimento alla
storia precedente con la presenza della sfinge, ma davvero poco per
entusiasmare.
La terza storia, invece, è
incentrata nel mondo odierno, in realtà inizia tutto con un prologo: poco
coinvolgente e con concetti già visti troppe volte, come quello che vede la
polizia, combattere Batman come un
criminale.
Bruce è alle prese con le
offerte del Signor Caldwell, un armaiolo che vorrebbe acquistare la Wayne
Enterprise, ma il nostro eroe non si fida.
Intanto la polizia deve
subire gli attacchi di una nuova organizzazione con a capo un diabolico
personaggio dal nome "Wrath".
Alla fine il colpo di scena,
anche se molto prevedibile, Wrath è Caldwell!
Storia insipida, senza picchi
significativi. Tutto scivola in cliché fumettistici già visti. La fine sembra
quasi annunciata.
Quarta e ultima storia, è
quella su Nightwing che è alle prese con la caccia a Tony Zucco, ora a Chicago.
Proprio a Chicago, l'ex Red Robin,
incontra un altro particolare personaggio: il Burlone.
Come al solito il fumetto,
quando si tratta di Nightwing, sale di livello. Infatti, quando tutto si
concentra sulla caccia a Tony Zucco, ecco che arriva il colpo di scena targato
Burlone, che mette a ferro e a fuoco Chicago.
Tante scene fumettistiche
d'azione, tanta adrenalina e coinvolgimento. Il Burlone sembrava ormai dalla
parte di Nightwing, ma la sua imprevedibilità è il segno tangibile dell'alto
livello di questa storia. Molto bella anche la scena finale, con il piano del
Burlone per tenere immobili i poliziotti rapiti.
Si conclude cosi un numero
che nelle sue storie principali mostra i denti, mentre nelle storie minori
nessuna sorpresa, il livello rimane basso. Anno zero inizia a prendere quota.
Ne vedremo delle belle!
Voto 7.5
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