Il nuovo mensile "Suicide Squad e Harley Quiin" finalmente è arrivato.
Il fumetto inizia con Harley Quiin, ed è godimento allo stato puro. Una serie di autori infatti disegnano e scrivono di Harley per una pagina a testa. Sembra davvero di entrare in un sogno dove Harley si immagina su un fumetto proprio come tutti gli altri villains americani. Sin dalle prime pagine la ricchezza carismatica di Harley colpisce per ironia, sberleffo e una sana dose di follia.
Poi nella seconda parte inizia la vera storia che vede Harley cambiare città per spostarsi in un appartamento lasciatole in dote da un ex paziente di Arkham, ma sotto c'è qualcosa. Il ritmo della storia è molto veloce, le scene sono divertenti mai esageratamente paradossali e soprattutto, quello che ne viene fuori, è un'immagine di Harley davvero interessante. Infatti, qui non siamo davanti alla solita anti-eroina con obiettivi precisi e razionali, ma siamo dinanzi ad una folle che conosce i folli e la follia meglio di chiunque altro. Harley sa essere una dottoressa molto preparata e al tempo stesso una criminale senza scrupoli. Sembra la ragazzina che vorrebbe tutto e subito ma invece è l'incoscienza, il pareggio del male sul bene.
Quindi il fumetto con Harley inizia alla grande, senza sbavature e con tanto divertimento al seguito.
Poi arriva la Suicide Squad. La riunione dei criminali più pericolosi del mondo ha avuto dei cambiamenti al suo interno: la cosiddetta figlia del Joker e Deathstroke, sono entrati a far parte del gruppo ma per Amanda Waller questo è un pericolo vista la già precaria situazione della Squadra Sucida. Il tutto è narrato in modo lineare, quasi come una lunga introduzione per accogliere in futuro un certo Joker. Forse manca un po' di interazione fra i criminali, ma già qualcosa ne viene fuori dallo scontro fra la figlia del Joker e Harley, che ora si sente non più la prima donna e soprattutto minacciata da un'altra figura che ama il Joker alla follia. L'impianto narrativo sta su alla grande con una trama molto chiara e che fa presagire sviluppi futuri molto interessanti.
Il bello di questa squadra è che non combatte per il bene del mondo, non c'è dentro di loro una sorta di buonismo cosmico ma una spietata voglia di combattere per assicurarsi egoisticamente la propria libertà.
Conclude "Arkham Manor", un thriller stupendo che vede il manicomio spostarsi nella dimora di Bruce Wayne. Ecco, quando arriva Batman arriva il noir, l'investigazione, a volte sembra quasi di essere su una scena di CSI. Batman è il "normaleroe" per eccellenza e questa storia ci dimostra come senza super poteri a volte il fumetto possa prendere una direzione differente. Non è un capolavoro e tutto è collegato al futuro di Batman Eternal, certo, però per essere solo all'inizio siamo già una strada interessante.
Insomma, questo mensile ha dato fantasia e una nuova verve alle testate DC, un fumetto davvero stupendo senza cali di narrazione, con disegni non eccellenti ma di grande fattura come la gestione di Harley Quiin. Ci siamo, ci siamo davvero e anche la parte dedicata agli sviluppi di Arkham sembra essere un altro colpo perfetto.
Poche volte sono stato così entusiasta, questa volta, però, c'è da esserlo veramente!
Voto 9
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