Mi stanco presto,
delle cose che dopo due giorni
sembrano vecchie,
degli oggetti che luccicano
solo all’inizio e poi si spengono.
Mi stanco ancora di più delle persone,
dei maestri di vita improvvisati,
che giudicano se lo fai tu
e applaudono se lo fanno loro.
Tutto vive di convinzioni,
di distrazioni,
di verità urlate senza peso,
di facce che cambiano forma
a seconda del vento.
E allora resta il movimento,
il cambiare per non marcire,
lo stancarsi per non cadere nel sonno
di un mondo che crede di sapere tutto
e non sa niente.
IlFolle
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