martedì 3 maggio 2016

Batman 48: la bellezza di un caso...



'Un caso semplice', in Batman 48, è una storia che ci mostra tutto il potenziale di Scott Snyder che, se affiancato da mostri sacri come Azzarello, riesce ad incantare il pubblico in modo speciale.

Infatti, Un caso semplice è una storia davvero bella dove in poche pagine, viene mostrato non solo la drammaticità della periferia ma anche l'assoluta fragilità di Batman, il quale non vola come Superman o risolve i problemi con la velocità di Flash, ma è un essere umano che può sbagliare, una persona come tante con i propri dubbi e le proprie debolezze.
Scott ci mostra un Batman che sbaglia nella costruzione della ricerca del colpevole, capendo solo alla fine che l'unica cosa per la quale non bisognava sbagliare, era prendere in tempo quel ragazzo finito nella disperazione più profonda.
Il tutto è costruito con realismo, in stile Gomorra 2.0, e proprio quando c'è Brian Azzarello i picchi di realismo toccano vette incredibili.
Peter è figlio di un mondo atroce che non ti lascia altra scelta che comprometterti per salvaguardare la tua serenità e quella delle persone a cui vuoi bene. Peter è figlio della disperazione, di un mondo dove vincono i criminali, non sempre, ma sicuramente spesso. Gotham diventa la sinneddoche della provincia più malfamata, una sorta di simbolo della corruzione e del destino andato a male .
Bravo Scott, voto 8.
Anche il finale è tirato, emozionante, con frasi ad effetto. Jock disegna alla grande dandoci proprio quell'atmosfera noir che è perfetta per una storia del genere. Insomma, ci siamo, forse questo mensile dovrebbe contenere più storie del genere e meno sceneggiature scialbe come quella di SuperPesante.

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