E
c'era l'uomo, l'uomo vestito di bianco, un po' homosapiensessuale, un po'
pervertito, che dava di matto contro il contadino.
Disse
"il mondo va a rotoli" e d'improvviso la platea si ammutolì: il
giovane in guerra partì, mentre prima per l'investitura morì!
C'era
un uomo vestito di bianco, un po' fascista e sempre meno democratico, il quale
alzò la mano e tutti gli occhi verso ella: la mano dall’anulare colorato,
quella per firmare l'accesso ad un bel destino.
Poi
parlò nel suo comizio mentre le pecore non entravano più nel suo bel recinto.
Disse
"mi scusi" il primo pecorino, rispose "Ora no", la guardia
pragmatica del fattorino.
C'era
un uomo vestito di bianco sbiadito, perché la candeggina aveva scolorito il suo
bel vestito.
E
allora esso riprese a parlare dopo aver taciuto dopo anni di vino; e allora
esso si tolse il vestito, e a petto nudo urlò: "Di destra o di sinistra; di
un bianco candido o di un nero opaco; su una Ferrari o una bici di
montagna; di un sesso o dell'altro, io
vi amo tutti. Questa è la vostra casa, perché io, da adesso in poi, vivrò per
strada. Sono l'homosapiensessuale senza proibizioni. Uccidetevi d'amore e anche
la guerra, poi, perirà lentamente di noia. Io lo so, perché son vivo e vegeto;
vegeto e vivo, fino a quando non cesserà di suonare... questa sveglia sul
comodino"!
Un'altra
era, era pronta, mentre il sogno del bambino divenne in un attimo di un bianco
improvviso: un bianco.. vestito ora da Arlecchino!
IlFolle