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Quello che inizia da Montalto di
Castro non è un semplice giro di concerti, ma un vero e proprio tour nei teatri
italiani che si basa moltissimo sull’ultimo disco “Via delle Girandole 10”.http://www.mediafire.com/view/kznd1bb5cxcb3x0/E-BOOK_-IL_FILM_DEL_TOUR_DELLE_GIRANDOLE_2015-.pdf
La prima data è nel Lazio, per
l’appunto a Montalto di Castro, ma più che il primo concerto è proprio una data
zero per provare la scaletta e quindi le nuove canzoni. In linea di massima
Fabrizio ha già le idee chiare da qualche giorno, e nelle settimane prima del
debutto prova insieme alla band tutta quella che sarà poi la scaletta
definitiva del Tour indoor.
La data zero del 2015 però ha una
particolarità, infatti in questa data viene invitato il Papà di Fabrizio, il
quale accetta l’invito e si presenta in teatro. Fabrizio percepisce molto la sua
presenza, è emozionato, teso, e l’emozione, come dichiarerà lui stesso, gli
giocherà un brutto scherzo. Moro sbaglia varie volte la tonalità della canzone
d’apertura “Buongiorno Papà”, certo, niente di preoccupante, anche perché il
concerto sorprende con nuove sonorità e con l’ingresso del violino suonato
magicamente da Antonio Di Cesare, la new entry della band. La scenografia dello spettacolo è sorretta da
un enorme display che trasmette immagini, video e attimi vari che provengono
dall’arte di Fabrizio: un tocco di eleganza in un concerto trascinante, ancora
non potentemente rock, ma già bello movimentato.
SCALETTA TOUR INDOOR “VIA DELLE GIRANDOLE 10”
“Ciao Zì”
“Buongiorno papà”
“Tu”
“Respiro”
“E’ solo amore”
“Io so tutto”
“L’illusione”
“Alessandra sarà sempre più bella”
“Sei andata via”
“L’eternità”
“Eppure mi hai
cambiato la vita”,
“Libero”,
“Pensa”,
“Non importa”
“Sono solo parole”
“Acqua”
“La partita”
“L’Italia è di tutti”
“I remember you”
“Da una sola parte”
“Un’altra canzone per noi”
“Parole, rumori e giorni”
BIS: “L’inizio” “Sono come sono” “Il vecchio” “Babbo Natale
esiste”
GUARDA IL VIDEO DEL TOUR:
Il tour prosegue a Torino il 10
Aprile al “Teatro Colosseo”, una scelta coraggiosa perché Fabrizio vuole
coinvolgere e trascinare dentro la sua musica anche il bel popolo del nord. E
allora ecco che ne viene fuori un concerto ancora più trascinante, con il
nostro Moro che non molla un centimetro e non si risparmia minimamente sul
palco, coadiuvato dalla sua grande band che ora suona più decisa e con sempre
meno piccole sbavature.
Il tour continua rimanendo sempre al nord, a Bologna il
giorno dopo, 11 Aprile 2015. È forte infatti la voglia di Fabrizio di far
conoscere sempre di più la sua musica nel nord Italia. Molti fans chiedevano da
tanto un giro di concerti proprio in questa zona dello stivale italiano, e
Fabrizio insieme al suo staff capiscono subito bene che è arrivato il momento
di insistere. Anche a Bologna lo spettacolo è splendido con il nostro che
inizia a saltare di qua e di là, quasi a far capire come quel piccolo “palco”
di teatro gli vada già un po’ stretto. C’è anche una sorpresa incredibile:
Gaetano Curreri sale sul palco e insieme al Moro improvvisano “Eppure mi hai
cambiato la vita” e “I nostri anni”: un concerto unico anche per questo.
Il giorno dopo siamo
completamente da un’altra parte. Da Bologna il tour fa tappa a Bari. Fabrizio
viaggia di notte in auto con il suo amico-collaboratore Massimo Cataldo.
Arrivano a Bari quasi stremati, oltre che per il viaggio, per le due precedenti
fatiche legate al tour. Il 12 Aprile, domenica, il nostro Moro sale sul palco
già pronto per far partire la festa. Qui il pubblico è in delirio, tant’è che
in molte canzoni la sicurezza deve tenere a bada i fans pronti a saltare dalle poltrone
e ad andare verso il palco. I moropatici non sono un pubblico da teatro,
d’altronde, essi vogliono piazze, caldo afoso, le luci della festa e la
transenna come obiettivo primario, insomma, non sono certo tipi da concerti
soft. Non c’è niente da fare, sono i più belli.
Dopo queste prime date, il tour
si prende una piccola pausa per poi ripartire col botto. Sono infatti due le
date alla ripresa: 17 e 18 Aprile a Roma, all’ “Auditorium della
conciliazione”. Qui sono veri e propri concerti evento in cui il nostro è
atteso da due grandi sold-out. Ha come sempre un sapore magico una tappa di
Moro a Roma, per ogni fans è quasi un rito al quale non ci si può sottrarre.
Ancora non abbiamo detto nulla
della scaletta, ed è proprio riferendoci alle due tappe di Roma che ci
addentriamo dentro essa cercando di raccontare la sua onda emotiva.
Si inizia come abbiamo già detto
con “Buongiorno Papà” preceduta dall’intro strumentale “Ciao Zì”, una scelta
voluta fortemente da Moro. Un’entrata soft ma da brividi, con il nostro che
entra nella seconda parte con la sua bella giacca nera in vista e la t-shirt di
sotto. Poi il concerto viene sorretto da canzoni rock alternate a pezzi più
lenti adatti per l’atmosfera nel teatro. A farla da padrone sono comunque i
nuovi pezzi e il singolo apripista “Acqua”. C’è quindi una sorta di concerto
variegato dove alle ballate si sovrappongono pezzi più tirati con l’ingresso
potente del violino, forse il vero leitmotiv del tour indoor.
Comunque sia i due concerti di
Roma danno un’energia incredibile a tutta la band, una band ora messa sotto
stress. Infatti, non c’è tempo per adagiarsi sugli allori, il giorno dopo, il
19 Aprile, il tour fa tappa a Napoli, nello splendido teatro “Acacia”. Qui
un’altra grande botta di entusiasmo con un teatro pieno in ogni suo posto e
carico di felicità. Il pubblico non riesce a stare seduto e quando parte
“Alessandra sarà sempre più bella” il teatro diventa una piccola piazza con
euforici moropatici. Sono attimi infiniti che tracceranno per sempre la storia
di Fabrizio Moro.
Alcuni giorni di riposo per poi
ripartire per una tappa inedita, in Sicilia, dove il nostro è atteso ormai da
tanto tempo. La sua esibizione è all’interno del “Musica Art”. Un’esibizione
molto carica perché la Sicilia e Moro hanno un rapporto speciale, sono come due
amici che si vedono poco ma che quando lo fanno esplodono nella felicità di una
festa grande. La scaletta rimane invariata mentre Moro rimane sorpreso dalla
grande accoglienza del pubblico caldo di Sicilia. Proprio una bella ripartenza
per preparare al meglio la data successiva in quel di Milano, il 24 Aprile. Da
Catania a Milano in un giorno, roba da vecchio rocker, roba da un mondo
artistico che ormai solo Moro rappresenta. Troppi lustrini, troppi fighetti che
salgono sul palco con comodità. Moro è l’operaio della musica che con grande
professionalità sale sui vari palchi d’Italia non smentendosi mai. A Milano, al
teatro “Verme”, la festa si rinnova: qui non ci sono solo i fedelissimi ad aspettare
Fabrizio, ma anche molti curiosi che rimangono piacevolmente sorpresi da uno
spettacolo ormai consolidato in ogni suo piccolo dettaglio.
Non ci si ferma più,
e il giorno dopo Moro è già da un’altra parte, a Firenze al teatro “Puccini”.
Qui la sorpresa è grande perché il teatro è strapieno, segno che l’obiettivo di
Fabrizio è stato centrato conquistando anche quella parte d’Italia, su cui
negli anni passati si andava di meno. Ma ora con i fans del Nord si è instaurato
un rapporto ancora più caldo e più bello di prima, anzi, non sono a dire la
verità i fans del Nord, perché nei fans di Moro non ci sono differenze, sono
semplicemente fans Moropatici, stop!
Dopo Firenze arriva una pausa
lunga. Fabrizio prende respiro, la band si rilassa dopo un primo tempo di tour
veramente tirato. La ripresa è col botto, 8 Maggio a Rende (CS), al teatro “Garden”
c’è il tutto esaurito. La data doveva essere fatta prima, a Marzo, ma per via
di un’influenza passeggera, Fabrizio fu costretto a rinviare alcune date tra
cui quella di Rende. Il pubblico però ha atteso il suo beniamino e quando Fabrizio
sale sul palco, la magia si rinnova. Un concerto stupendo, con una grande
cornice di pubblico degna dei più grandi cantautori italiani. La soddisfazione
e la felicità di Fabrizio sono enormi, tant’è che durante lo spettacolo
Fabrizio non vorrebbe fermarsi mai allungando di fatto il concerto. Alla fine
dello show sembra tutto finito, ma qui il nostro decide di ricambiare ancor di
più l’amore dei fans, rimanendo fino a tarda notte per salutare i suoi
fedelissimi.
Rimane in conclusione l’immagine più bella della serata, con il
proprietario del teatro che va via insieme a Fabrizio che, come uno qualunque,
saluta tutti e si dirige con Massimo nella sua auto.
Pronti per riposare??!
Macché,
l’indomani il nostro è già a Pescara, al teatro “Massimo”; 9 Maggio. Fabrizio è
stanco, un po’ spossato anche per il viaggio sulla Salerno- Reggio Calabria, in
tal senso è strepitosa la foto che il giorno prima posta Moro sulla sua pagina
fb, una foto che lo ritrae completamente scombussolato dal viaggio al Sud. La
sua solita ironia pungente che purtroppo non tutti comprendono.
Comunque sia a Pescara appena il
nostro guru sale sul palco, tutto svanisce. Stanchezza, spossatezza, nulla
sembra più apparire sul volto e sulle movenze del nostro. Il live è la medicina
adatta per Fabrizio che salta da una parte all’altra del palco incantando i
presenti. Dopo queste due date tutto d’un
fiato, Fabrizio si ferma ancora una volta per la pausa più lunga del tour. C’è
da aspettare più di un mese per rivederlo in azione. Una pausa voluta perché
con Pescara finisce il primo giri di concerti nei teatri italiani.
Da Nord a
Sud, un tour completo e veramente unico nella carriera del nostro. Ora avanza
l’estate e i moropatici aspettano le nuove date nelle piazze. Sono pronti,
carichi, in fin dei conti la piazza è l’habitat naturale del nostro: lui ha
voluto sorprendere tutti con un tour delicato ma molto trascinante all’interno
dei teatri, ora è pronto a sprigionare tutta la sua potenza nel live
all’aperto.
Benvenuti al secondo tempo di
questo tour fantastico!
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